Uno scomodo testimone recensione su Davinotti

Uno scomodo testimone recensione su Davinotti
Uno scomodo testimone recensione su Davinotti!!
Di seguito la recensione del celebre film interpretato da Sigourney Weaver nel 1981 pubblicato sul sito Davinotti.com!
“Confuso mix di generi che mescola senza troppa grazia giallo, thriller, poliziesco, sentimentale con qualche traccia di spionaggio. Si parte dall’omicidio di un ricco orientale per il quale Daryl (Hurt) lavora come custode notturno. Quest’ultimo non ha visto nulla del delitto né capisce se un suo fraterno amico (Woods), che notoriamente non sopportava la vittima, possa c’entrare qualcosa. In compenso è innamorato perso della conduttrice di un programma televisivo (Weaver) che lo intervista per sapere se ha qualche preziosa informazione da dare. Per lui è sufficiente: sa trarre vantaggio dalla situazione per far credere alla splendida donna di poter dare importanti informazioni in cambio di qualche uscita assieme. E mentre a fatica l’intreccio si sviluppa cercando di farsi interessante dal punto di vista del “whodunit”, si capisce come al regista interessi principalmente approfondire il rapporto tra i due protagonisti, lasciando semmai al sempre bravo James Woods il compito di agitare un po’ le acque. D’altra parte la polizia, impersonata da due tenenti poco reattivi (Hill e Freeman), ha un ruolo del tutto marginale nella vicenda, mentre va capito se possa invece rientrare tra i sospetti il promesso sposo (Plummer) della giornalista, a capo di un’organizzazione che supporta gli ebrei in America (siamo a New York). Far quadrare le cose non risulta così facile e il buon Peter Yates tende a perdersi tra le diramazioni della vicenda per concentrarsi sulle sfumature caratteriali dei due: lei ricca donna in carriera con un obiettivo chiaro in testa, lui altrettanto risoluto nel volerne conquistare il cuore superando le differenze culturali e sociali. Sincero, buono, amante degi animali, Daryl ha il volto di un ottimo Wlliam Hurt, al tempo interprete ideale per personaggi di un certo spessore anche all’interno di film non troppo ambiziosi. La Weaver, l’anno dopo ALIEN, è ancora bellissima e seducente, naturale e a sua volta ben inquadrata nel ruolo. Il cast è insomma eccellente e folto di volti noti (dovevano ancora tutti arrivare al vero successo, altrimenti non sarebbe stato possibile), ma una trama tanto sfilacciata, condotta svagatamente fino a una soluzione conclusiva che si vorrebbe spettacolare ma che in realtà non lo è affatto, con implicazioni politiche fumosissime e pretestuose, non gli rende grazia. Non esiste la tensione del thriller (inoculata a forza con espedienti artificiosi come il cane di Daryl, addestrato ad attaccare il padrone quando questi entra in casa un po’ come il Cato di Clouseau), nessuno pare realmente interessarsi a trovare i responsabili del delitto e il film si rivela anche per questo inefficace, loffio nel ritmo e valorizzato giusto da qualche tocco ironico innestato in dialoghi spesso ben studiati.
MARCEL M.J. DAVINOTTI JR.”

Fonte: Davinotti
Sito: SIGOURNEYRULES

Uno scomodo testimone recensione su Davinottiultima modifica: 2021-01-27T21:18:59+01:00da sigourneyrules
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